(Intervista a Monica Nistér, professore senior di patologia ed ex direttore dell’unità Barntumörbanken, e a Johanna Sandgren, dottore in scienze mediche e nuovo direttore dell’unità Barntumörbanken). (Pubblicato il 2021-02-10 da Barncancerfonden.) La biobanca del cancro infantile (in svedese Barntumörbanken, BTB) è stata istituita nel 2011. L’obiettivo era quello di raccogliere campioni di tumori infantili, nella speranza di migliorare la comprensione dei tumori, migliorare la diagnostica e la prognosi e migliorare la qualità della vita. All’inizio sono stati raccolti solo campioni di tumori cerebrali e di neuroblastoma. Nel 2015 sono stati raccolti anche campioni di altri tumori solidi. Oggi vengono raccolti campioni da oltre il 90% di tutti i casi di tumori solidi. Nei casi restanti, i campioni sono troppo piccoli per essere donati e diagnosticati. Nel 2021, la biobanca ha accumulato 900 campioni di tessuto. La biobanca esegue anche il sequenziamento dell’intero genoma, dove l’intero materiale genetico può essere condiviso come file di dati una volta approvato un progetto di ricerca. Questi dati potrebbero consentire agli scienziati di studiare come le mutazioni genetiche insorgono, ad esempio, nelle vie di segnale del tumore, nonché di migliorare la comprensione dei sottogruppi di tumori. Un altro obiettivo è quello di digitalizzare il database, creare un catalogo dei campioni disponibili e consentire ai ricercatori di richiedere l’accesso online. Sono consapevoli che sono richiesti campioni di tumori vivi e possono ora fornire anche questo materiale. The childhood cancer biobank (Swedish: Barntumörbanken, BTB) was established 10 years ago (2011). The goal was to collect samples of child tumours, in hopes of improving understanding of tumours, to improve diagnostics and prognosis, and improve quality of life. To begin with, only samples from brain tumours and neuroblastoma were collected. In 2015, samples from other solid tumours were being collected as well. Today, samples are collected from over of 90 % of all cases of solid tumours. In the remaining cases, the samples are too small to both donate and diagnose. In 2021, the biobank had accumulated 900 tissue samples. The biobank also performs whole genome sequencing, where the entirety of the genetic material can be shared as data files once a research project has been approved. This data could allow scientists to investigate how genetic mutations arise in for instance signal pathways in the tumour, as well as improve understanding of subgroups of tumours. Another goal is to digitize the database, make a catalogue of available samples and enable researchers to apply for access online. They are aware live samples of tumours are sought after and can now supply this material as well.