Sono stati compiuti progressi significativi nei risultati del trattamento del cancro nei bambini. Questi progressi sono stati e sono possibili grazie alla stretta collaborazione tra i professionisti dell’oncologia pediatrica non solo all’interno di un paese, ma in tutti o quasi tutti i centri di molti paesi.
Una delle condizioni per ottenere risultati comparabili ed esiti comuni è che ciascuno dei centri che partecipano agli studi clinici soddisfi determinati requisiti sia in termini di infrastrutture per la diagnostica medica sia di pratiche di lavoro comuni svolte dagli operatori sanitari. Durante l’elaborazione dei risultati degli studi clinici multicentrici e multinazionali, sono state occasionalmente riscontrate differenze significative negli effetti terapeutici.
È stato identificato un ulteriore problema: le condizioni finanziarie degli istituti di cura in cui operano le unità di oncologia pediatrica. I dirigenti sanitari cercano soluzioni per ridurre i costi e le unità di oncologia pediatrica sono spesso trattate alla stregua di altre unità pediatriche. Gli standard richiesti in queste unità non garantiscono il corretto funzionamento delle unità di oncologia pediatrica, poiché i piccoli pazienti ricoverati per cancro dipendono e richiedono cure intensive e una supervisione costante.
Di conseguenza, è stato individuato il concetto di standard comuni per le unità di oncologia pediatrica. Tenendo conto di tutto ciò, nel maggio 2008 il Consiglio Direttivo di SIOP Europe, la Società Europea di Oncologia Pediatrica, ha deciso di preparare un rapporto sullo stato attuale e sugli standard dei centri di oncologia pediatrica in Europa.
A tal fine, è stato preparato un questionario che è stato inviato ai rappresentanti degli oncologi pediatrici di tutti i Paesi europei. Sulla base dei risultati ottenuti dall’indagine, il Consiglio Direttivo della SIOPE ha ritenuto che l’organizzazione di una conferenza fosse il “passo successivo” indispensabile per la preparazione di una bozza di documento, intitolato “Standard europei di cura per i bambini malati di cancro”.
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