Il suo discorso è stato accolto da una standing ovation da parte di un pubblico che comprendeva Ursula von der Leyen (Presidente della Commissione europea), Stella Kyriakides (Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare) e numerosi stakeholder del cancro.nnParlando all’evento, Gîrbu ha detto: “I pazienti sono anche avvocati, scienziati, specialisti dei media, economisti e politici. Siamo in grado di vedere le carenze e le necessità, ma siamo motivati a offrire soluzioni e a contribuire a risolvere questi problemi. Non ci limitiamo a stare seduti e ad aspettare che i funzionari li risolvano per noi, per poi criticarli se falliscono; offriamo le nostre conoscenze e competenze e ci impegniamo a risolvere i problemi insieme. L’Europa è composta da persone molto intelligenti che hanno anche un’esperienza diretta di malattie gravi, e se chiediamo qualcosa è una collaborazione più stretta con la Commissione, un dialogo più forte e un riconoscimento più onesto della forza della comunità dei pazienti”. Victor Gîrbu, un avvocato rumeno di 26 anni, sopravvissuto al cancro, è intervenuto nell’emiciclo del Parlamento europeo a nome di Youth Cancer Europe, in occasione dell’evento del 4 febbraio 2020 per la Giornata mondiale contro il cancro, che ha visto la Commissione europea lanciare la consultazione pubblica in tutta l’UE sul Piano europeo per sconfiggere il cancro.
Il suo potente discorso è stato accolto da una standing ovation da parte di un pubblico che comprendeva Ursula von der Leyen (Presidente della Commissione europea), Stella Kyriakides (Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare) e numerosi stakeholder del cancro.
Parlando all’evento, Gîrbu ha detto: “I pazienti sono anche avvocati, scienziati, specialisti dei media, economisti e politici. Siamo in grado di vedere le carenze e le necessità, ma siamo motivati a offrire soluzioni e a contribuire a risolvere questi problemi. Non ci limitiamo a stare seduti e ad aspettare che i funzionari li risolvano per noi, per poi criticarli se falliscono; offriamo le nostre conoscenze e competenze e ci impegniamo a risolvere i problemi insieme. L’Europa è composta da persone molto intelligenti che hanno anche un’esperienza diretta con malattie gravi, e se chiediamo qualcosa è una più stretta collaborazione con la Commissione, un dialogo più forte e un riconoscimento più onesto della forza della comunità dei pazienti.”
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